Alla scoperta delle meraviglie dell’Oman
In questo post vi racconto di un viaggio di qualche anno fa nel bellissimo Oman, un paese ricco del Medio Oriente, ancora poco conosciuto da molti turisti non solo italiani. Oggi, dunque, soprattutto grazie a una serie di fotografie, vi mostro questa terra che confina con gli Emirati Arabi, con l’Arabia Saudita e con lo Yemen e che è bagnata dal mar Arabico, la porzione nord-occidentale dell’Oceano Indiano. Come i vicini Emirati Arabi anche l’Oman si è sviluppato negli ultimi anni, ma a differenza di quest’ultimi, le cui città principali Dubai e Abu Dhabi sono oggigiorno sinonimo di lusso sfrenato, non vanta il suo sfarzo, anzi si presenta come un paese per niente proiettato verso il futuro che si impegna a preservare le sue tradizioni.
Nel deserto roccioso dell’Oman
Vi confesso che un viaggio in Oman non era in programma. Io e la mia famiglia, infatti, nel febbraio del 2014 avremmo dovuto fare una crociera in Giordania, un paese che da tempo desideriamo visitare, ma che ad oggi abbiamo sempre lasciato da parte in vista di tempi migliori per esplorarlo in totale sicurezza. Proprio a causa di questa incerta situazione, qualche mese prima della partenza, vale a dire nell’estate del 2013, Costa Crociere ha annullato questo itinerario e ha offerto a coloro che avevano prenotato questo viaggio in Giordania o un rimborso o un’altra crociera. Noi abbiamo scelto la seconda opzione, quindi i primi di febbraio di quattro anni fa siamo partiti per Dubai, un’altra destinazione che non avevamo mai preso seriamente in considerazione. Abbiamo, quindi, trascorso una settimana a bordo di Costa Fortuna, una nave della flotta Costa, navigando nel mar Arabico. Abbiamo visitato in sette giorni due realtà molto diverse fra loro: da un lato le moderne e sfarzose città di Dubai e di Abu Dhabi, dall’altro il tradizionale Oman tra moschee, fortezze, fiordi e deserti.
Nel porto di Muscat, la capitale dell’Oman
La mia crociera tra Oman ed Emirati Arabi
Le crociere nel mar Arabico vengono tuttora offerte nei mesi invernali da Costa Crociere. Si tratta di viaggi molto rilassanti grazie ai quali si può avere un assaggio di questi due paesi, l’Oman da un lato e gli Emirati Arabi dall’altro, molto differenti fra loro. Ovviamente in meno di sette giorni non si può pretendere di visitarli in lungo e in largo, infatti mi piacerebbe molto ritornare in queste terre per esplorarle con i giusti tempi. Ritornerei in Oman per rifare l’escursione tra i fiordi – questo paese, infatti, è anche conosciuto come la “Norvegia d’Arabia” – e mi rilasserei nelle acque di un wadi, piscine naturali tipiche di queste zone. Visiterei di nuovo anche l’eccentrica Dubai, la città del lusso e del futuro, che in solo due giorni non sono riuscita forse a comprendere appieno e quindi ad apprezzare, così come ritornerei ad Abu Dhabi, soprattutto per entrare nel museo Louvre della città, inaugurato nell’autunno del 2017.
Tre giorni in Oman
Lasciati i lussuosi grattacieli di Dubai, la nave è entrata nel porto di Khasab, nel nord dell’Oman, e dal balcone della nostra cabina abbiamo ammirato un panorama che non mi sarei mai immaginata di vedere. Questo paese, infatti, offre paesaggi molto variegati: dune di sabbia, oasi con acqua verde smeraldo, fiordi e deserti di roccia. Queste meraviglie naturali, però, non sono l’unica attrattiva dell’Oman. La capitale, Muscat in inglese e Mascate in italiano, infatti, vanta una delle più belle moschee del Medio Oriente. Vi consiglio poi di visitare l’antica capitale dell’Oman, Nizwa, distante poco più di 150 km da Muscat.
Nel porto di Khasab
Il primo giorno in Oman la nave è rimasta ferma nel porto di Khasab dal mattino fino alla sera, quindi, avendo tutta la giornata a nostra disposizione, abbiamo optato per l’escursione offerta da Costa per scoprire i meravigliosi fiordi del Medio Oriente. Su una jeep abbiamo lasciato il porto e ci siamo diretti nell’entroterra, attraversando un deserto roccioso per poi arrivare ad ammirare dall’alto il famoso fiordo Khawr Najd.
Il fiordo di Khawr Najd
Nel deserto roccioso di Khasab
Lasciato il porto di Khasab in tarda serata, la nave ha viaggiato tutta la notte fino a raggiungere all’alba il porto della capitale dell’Oman, dove è rimasta due giorni. Il primo giorno, quindi, abbiamo visitato con un tour organizzato da Costa Crociere Nizwa; il secondo, invece, abbiamo optano per esplorare Muscat in autonomia, quindi abbiamo girato in taxi per la città.
Nel porto di Muscat, la capitale dell’Oman
Distante poco più di due ore di pullman da Muscat, Nizwa, l’antica capitale dell’Oman, merita sicuramente una visita. Oltre a perdervi nel dedalo dei vicoli di questa città immersa in un’oasi, vi consiglio di visitare il maestoso Forte di Nizwa, risalente alla seconda metà del ‘600, e a curiosare nell’ordinato suq (mercato), dove troverete interessanti oggetti di artigianato, soprattutto tessuti e ceramiche.
Vista su Nizwa
Dal Forte di Nizwa
Nel suq di Nizwa
Il secondo giorno a Muscat, quindi il terzo in Oman, l’abbiamo dedicato alla visita della Grande Moschea del Sultano Qaboos. Si tratta dell’unica moschea dell’Oman visitabile dai turisti (anche a Nizwa, infatti, si trova una moschea, ma l’ingresso è consentito solo agli omaniti). Se vi trovate nella capitale dell’Oman, quindi, non perdetevi questa maestosa e moderna opera architettonica, i cui lavori sono iniziati nel 1995 e si sono conclusi nel 2001. Dopo la moschea di Abu Dhabi, un altro imponente edificio che ho avuto la fortuna di visitare durante questa crociera nel mar Arabico, quella di Muscat è la moschea in marmo più grande al mondo. Questo luogo di culto, infatti, può ospitare più di 20.000 fedeli. L’ingresso è gratuito ed è consentito ai turisti solo la mattina dalle 8:30 alle 11:30 eccetto il venerdì, il giorno della preghiera collettiva per i musulmani.
Per visitare questi luoghi di culto occorre seguire una sorta di “dress code”: le donne, infatti, devono avere gambe, caviglie, braccia, polsi e testa coperti (non sono ammessi capi attillati), mentre gli uomini possono limitarsi a indossare pantaloni lunghi e magliette a mezze maniche. Il nostro tassista ha dato a me, a mia mamma e a mia sorella delle belle tuniche colorate e dei foulard da mettere sul capo (nel caso siate sprovviste di queste lunghe vesti, potete noleggiarle all’ingresso della moschea). Nonostante il grande caldo, tipico di questo paese del Medio Oriente anche nei mesi invernali, bisogna assolutamente rispettare questo regolamento.
Vi consiglio di visitare la moschea con calma, soffermandovi a notare i particolari delle decorazioni. Sono rimasta affascinata dalla lucentezza dei marmi bianchi che rivestono l’esterno della moschea: per quanto erano canditi ci si poteva specchiare. Meraviglioso, poi, il lampadario in cristalli Swarovski che illumina la sala della preghiera degli uomini (altrettanto belli sono i lampadari in vetro di Murano che si trovano nella sala dedicata alle donne). Nella grande sala di preghiera degli uomini si trova anche uno dei più grandi tappeti persiani del mondo, tessuto da ben 600 donne nell’arco di quattro anni. Questo tappeto in pura seta può essere calpestato solamente dai musulmani. Per entrare nelle sale di preghiera è necessario togliersi le scarpe: non preoccupatevi di sporcarvi i piedi! I pavimenti, infatti, sono talmente puliti da non sembrare veri!
Il grande lampadario in cristalli Swarovski (pesa più di 8 tonnellate)
Qualche curiosità sull’Oman
- Sia le guide (quella a Khasab e quella a Nizwa) che il tassista a Muscat hanno parlato con un certo orgoglio non solo del loro paese, ma anche del loro Sultano. L’Oman, infatti, è una monarchia assoluta governata ormai da quasi cinquant’anni dal Sultano Qaboos, molto apprezzato, quasi venerato, dai suoi sudditi (pensate che il nostro tassista aveva una foto del Sultano sul parabrezza e ogni tanto la baciava). Mi sono chiesta, quindi, come mai questa autorità fosse tanto stimata. Le guide mi hanno spiegato che Qaboos (la pronuncia è Kabus) si è presentato fin da subito ben differente dal padre dispotico. Se da un lato, infatti, il precedente Sultano, il padre di Qaboos, era un despota conservatore, dall’altro il figlio, formatosi in scuole private nel Regno Unito, ha rovesciato pacificamente il governo del padre nel 1970 imponendo la sua politica di pace e di modernizzazione. Si tratta, quindi, di un Sultano pacifista che si è impegnato a promuovere in questi decenni una serie di innovazioni e miglioramenti per il suo popolo. La sanità è gratuita, così come sono gratuiti l’istruzione e il materiale didattico. Gli studenti con una buona media, poi, non pagano le tasse universitarie.
- In Oman la criminalità è quasi inesistente, così come sono inesistenti i senzatetto. Al compimento dei 23 anni, infatti, ai giovani uomini viene regalato un terreno di 600 mq² per costruire la propria casa. Oltre a questa donazione, bisogna poi ricordare che gli omaniti non pagano le tasse.
- Le donne dell’Oman godono quasi degli stessi diritti degli uomini: possono frequentare le scuole pubbliche (sempre più spesso vengono formate classi miste), possono guidare (ho visto molte donne tassiste), ricoprire cariche pubbliche, possedere proprietà, gestire attività e possono anche divorziare.
- In questo paese idilliaco sono in vigore alcune regole ferree: è vietato, per esempio, suonare il clacson ed è obbligatorio tenere pulita la propria auto (per le strade, infatti, è molto raro trovare una macchina sporca di sabbia nonostante le vicinanze con i deserti). La sanzione per chi sgarra è una multa salata. Se si passa un semaforo con il rosso, poi, si rischia di trascorrere una notte in prigione.
- Un’altra legge irremovibile riguarda l’edilizia: è severamente vietato costruire palazzi più alti di 90 metri (ossia sette piani), per evitare che superino l’altezza dei minareti della Grande Moschea del Sultano Qaboos. L’Oman, infatti, è completamente differenti dai vicini Emirati Arabi. Se da un lato Dubai e Abu Dhabi colpiscono per i loro grattacieli moderni, l’Oman affascina per le sue basse abitazioni in stile arabo color ocra o bianche e per le sue tradizioni tramandate e rispettate. Il motto del Sultano, infatti, è quello di innovare il paese senza dimenticare le proprie radici.
- Gli omaniti sono persone squisite e cortesi: sono soliti offrire caffè e datteri e non accettare sarebbe visto come un gesto maleducato. Prima di rientrare nel porto di Muscat, il tassista ci ha portati in una caffetteria di un suo amico e ci ha offerto del caffè, delle bottiglie d’acqua e dei datteri. Abbiamo accettato questa colazione ben volentieri e lo abbiamo ringraziato con un caldo shukran (“grazie”).
Consigli per un viaggio in Oman
- Il periodo migliore per visitare l’Oman è il nostro inverno, vale a dire da novembre a marzo, quando le temperature difficilmente superano i 30°C. Durante l’estate le temperature toccano tranquillamente i 50°C per cui i mesi estivi non sono un buon periodo per visitare il paese. L’estate, poi, coincide con il periodo delle piogge. Io sono stata in Oman i primi di febbraio e ho trovato giornate calde di sole. Prima di organizzare un viaggio in Oman, e più in generale nei paesi musulmani, vi consiglio di guardare quando capita il mese del Ramadan (nel 2019 inizierà il 5 maggio e terminerà il 4 giugno), dal momento che molte attività potrebbero essere chiuse. Inoltre i turisti occidentali, in questo mese, dovrebbero evitare di mangiare e bere in pubblico per rispetto dei fedeli.
- Per entrare in Oman è necessario il passaporto e il visto turistico che da marzo 2018 si deve richiedere tramite il sito della Royal Oman Police.
- Per quanto riguarda l’abbigliamento consiglio alle donne di indossare principalmente capi lunghi e morbidi, evitando quindi di portare pantaloni attillati e maglie troppo scollate. Vi consiglio di tenere sempre a portata di mano un foulard da mettere sul capo quando entrate nei luoghi di culto o da tenere attorno al collo quando entrate nei centri commerciali, dove c’è sempre una forte aria condizionata.
- L’Oman, grazie alla politica pacifista del Sultano Qaboos, è un paese estremamente tranquillo e sicuro. Nonostante confini con Stati come lo Yemen in cui scoppiano spesso guerre interne, questa terra è considerata uno dei paesi più pacifici. Con la mia famiglia, infatti, ho girovagato per i mercati e per le strade della capitale senza timori.
Spero che questo ricco post vi abbia incuriosito a scoprire questo paese meraviglioso, soprannominato non solo la “Norvegia d’Arabia”, ma anche la “Svizzera del Medio Oriente” per il suo ordine e la sua pulizia. Spero di poter tornare presto in Oman e di scoprire bellezze naturali che in pochi giorni non sono riuscita a visitare.
Vi abbraccio,
Valentina
L’Oman mi ha davvero conquistata, tanto che nell’ultimo anno ci sono stata 3 volte! Ha paesaggi diversi e una cultura affascinante.
Wow, un sacco di volte!!! Piacerebbe molto tornarci anche a me!
Una mia amica parte per l’Oman nelle vacanze di Natale. Leggendo il tuo post e guardando le tue foto l’ho invidiata molto. Anzi, ho invidiato molto tutte e due.
L’Oman è un Paese davvero affascinante! Ti consiglio di visitarlo presto!
L’Oman è uno di quei paesi che mi affascina da sempre sia per il paesaggio che per la cultura che lo caratterizza. Ho letto nel tuo post che il Ramadan quest’anno inizia dal 5 Maggio e che l’Oman è uno dei paesi più sicuri. Pensi che sarebbe fattibile visitarlo proprio durante il Ramadan o che quel periodo potrebbe non essere il migliore? Mi sono segnata tutti i tuoi consigli nel frattempo, grazie mille!
Ciao Simona, io escluderei di visitare i Paesi islamici durante il mese del Ramadan per due buoni motivi: alcuni luoghi potrebbero essere chiusi (iniziative sospese, etc.) e per correttezza i turisti non dovrebbero mangiare per strada davanti a chi sta facendo il digiuno!
Comunque il periodo migliore è senza dubbio l’inverno, quindi ti consiglio di valutare i mesi di novembre, dicembre e gennaio!
Tra i paesi della penisola arabica, l’imam è quello che mi ispira maggiormente e al quale punto per il prossimo anno.
Brava Giovy, vedrai che non ti deluderà!!
Quante informazioni preziose per una che, come me, stava puntando l’imam per il 2019…Ho capito però che non è il caso di andarci in agosto!! 😉
Esatto Elisa, organizza un bel viaggio in Oman e vedrai che non rimarrai delusa da questo Paese, ma ricordati di visitarlo in inverno. Perfetto il periodo tra novembre e dicembre, quando i prezzi non sono ancora elevati per le festività natalizie, o gennaio/febbraio.
Che meraviglia! L’Oman è un paese che mia ttira molto e che vorrei visitare nel prossimo futuro. Non mi piacciono troppo le crociere, per cui mi piacerebbe trovare un itinerario da percorrere via terra, ma i tuoi racconti e consigli mi potrebbero tornare molto utili!
Esatto Veronica, ti consiglio di esplorare l’Oman on the road… so che ci sono vari tour, bisogna solo trovare quello giusto!!
Il tuo post fa davvero voglia di visitare l’Oman. Purtroppo però tutti i lati positivi sono controbilanciati dallo sfruttamento dei lavoratori del terzo mondo come avviene anche negli Emirati Arabi!
Grazie Paola! Purtroppo molti stati ben sviluppati sfruttano quelli più deboli… ora non ho approfondito e non so se sia il caso anche dell’Oman…
Avevo già in mente di visitare l’Oman ma il tuo post me ne ha dato la conferma: dobbiamo assolutamente organizzare un viaggio on-the-road lì! Obbligo di tenere pulita la macchina? Capisco perché la chiamino la Svizzera del Medio Oriente!
Sono contenta Erica che il mio post ti sia stato utile. L’Oman di certo è una destinazione che non delude!!
Mi piace l’idea che il clacson sia vietato. In Italia, soprattutto nella mia città natale Roma, a volte lo schiacciano praticamente per sport. Bel viaggio, l’Oman mi ispira molto e penso che ci farò un salto presto 😉
Già in molte città italiane si abusa del clacson!!! Ti consiglio di visitare questo Paese… merita sicuramente il viaggio 🙂
L’Oman è uno dei posti in cui ho lasciato il cuore soprattutto il deserto delle Wahiba Sands. Gli Omaniti poi sono un popolo talmente gentile e premuroso che non puoi non amare loro e il loro paese.
Ti capisco Claudia… vorrei tanto tornare in Oman, un Paese meraviglioso ancora poco conosciuto.
Sono stata in Oman nel 2017 e l’ho visitato in lungo e in largo con Adil, un ragazzo del posto e ora un amico. Ci siamo innamorate di questo paese e mi ritrovo in tutto quanto hai scritto…gente meravigliosa, paesaggi naturali che tolgono il fiato, un senso di tranquillità e sicurezza e profondo rispetto per tutto…ci tornerò sicuramente!
Non sapevo tutte queste cose sull’Oman, sembra davvero un posto speciale! Il fatto di tenere pulita la macchina poi… io verrei arrestata subito XD
Se ti sono piaciute Muscat e Nizwa e vuoi tornarci ti consiglio di andare anche nelle Wahiba Sands (il deserto dell’Oman). Per un luogo magico non solo per il deserto me per la gentilezza dei beduini omaniti che da tanti anni vivono ormai stanziali e che hanno tanto da raccontare a noi occidentali che andiamo a fargli visita.
L’Oman è uno di quei paesi che mi affascina tantissimo e quasi stavo pensando di andarci quest’anno prima di questa pandemia
È un Paese davvero molto affascinante. Ti auguro di visitarlo presto!
L’Oman mi ispira parecchio: le sue spiagge, le sue dune così candide, la fierezza del suo popolo. Sto pensando di visitarlo il prossimo anno insieme al mio caro papà, anche lui ispirato dalla bellezza di questo Paese, piccolo ma tutto da scoprire! Bellissimo il tuo viaggio!