Quest’anno il mio passaporto non è stato arricchito con nessun nuovo timbro – e chi soffre della sindrome di Wanderlust come me può comprendere il mio sconforto – ma ho avuto la possibilità di riempire le prime pagine di un altro passaporto, quello del Big Bench Community Project, e ora il mio obiettivo è quello di collezionare tutti i 122 timbri colorati (numero destinato ad aumentare) delle Panchine Giganti.
Cosa sono le Panchine Giganti
Probabilmente molti di voi non sanno di cosa sto parlando, quindi credo che sia opportuno proseguire con ordine partendo ovviamente dal principio. Forse avrete visto sul web immagini di grandi panchine colorate. Sono le Big Benches, vale a dire riproduzioni in grande scala (sono alte 2 metri e mezzo e lunghe 3) delle classiche panchine dei giardini pubblici, posizionate in punti strategici da cui ammirare panorami mozzafiato. Queste installazioni particolari fanno parte dell’iniziativa no profit Big Bench Community Project, promossa dall’artista statunitense Chris Bangle con lo scopo, come si legge sul sito ufficiale, di “sostenere le comunità locali, il turismo e le eccellenze artigiane dei paesi in cui queste panchine si trovano”.
La Big Bench rossa sul Monte Fosola, in provincia di Reggio Emilia
La storia delle Panchine Giganti
Non so se vi è mai capitato di provare il desiderio o la necessità di sentirvi di nuovo bambini anche solo per un minuto. A me succede spesso, per questo amo i posti in cui ci sono installazioni di grandi dimensioni come i funghi giganti a Fondazione Prada o gli ortaggi e gli animali in grande scala affrescati sulle pareti della Piazzetta degli Inganni a San Giovanni in Persiceto. Le Big Benches rappresentano un’altra opera davanti alla quale è quasi impossibile non sentirsi bambini. Questa esigenza è stato il motore che ha spinto Chris nel 2010 a progettare, creare e installare nel suo comune di residenza, Clavesana (in provincia di Cuneo), una panchina di grandi dimensioni, con il fine di realizzare un’installazione originale su cui sedersi e godersi la vista spensieratamente, proprio come un bambino. L’idea è piaciuta a tal punto che nel giro di poco tempo sono state costruite nel meraviglioso territorio delle Langhe altre Big Benches ed è così nata l’iniziativa Big Bench Community Project (BBCP).
Dove si trovano le Panchine Giganti
Ad oggi (novembre 2020) le Big Benches sono 122, di cui 121 in Italia e una, la cinquantaseiesima, ad Arbroath, in Scozia. La maggior parte si trova in Piemonte, ma sono state installate anche in Lombardia, in Liguria, in Emilia Romagna, in Toscana e una persino in Basilicata, l’unica Big Bench presente nel meridione. Vi suggerisco di consultare il sito ufficiale per leggere l’elenco completo.
La Big Bench fucsia a Ligonchio, in provincia di Reggio Emilia
Nuove proposte
Il progetto delle Big Benches è in continua espansione ed è possibile presentare la propria proposta per l’installazione di nuove Panchine Giganti in Italia o all’estero compilando il form sulla pagina ufficiale. Ciò che accomuna queste curiose installazioni, oltre alle grandi dimensioni, è il luogo in cui si trovano. Un requisito fondamentale per presentare il progetto, infatti, è la zona scelta per l’installazione. Come si legge sul sito, “la Grande Panchina deve essere costruita in un punto con vista panoramica e contemplativa ed essere liberamente accessibile al pubblico. La posizione deve essere isolata e immersa nella natura“.
Il passaporto delle Panchine Giganti
Le Panchine Giganti sono tante e come abbiamo visto il loro numero è destinato a crescere. Per tenere il conto di tutte quelle viste è stato creato il passaporto del Big Bench Community Project, in cui collezionare il timbro di ciascuna panchina visitata. Il passaporto è acquistabile al costo di 6 € nel bar o ristorante, che ha aderito all’iniziativa, del comune in cui l’installazione si trova (sarà il ristoratore o il barista stesso a timbrarlo). Ecco l’elenco dei punti vendita.
Le quattro Panchine Giganti in provincia di Reggio Emilia
Nella mia regione, l’Emilia Romagna, si trovano cinque Big Benches: quattro in provincia di Reggio Emilia e una in provincia di Modena. A ottobre, prima di partire per la Svizzera, sono riuscita a organizzare una gita fuori porta per vedere le Panchine Giganti nel reggiano, quindi nel blogpost di oggi vi porto alla scoperta della Big Bench arancione a Baiso, di quella rossa sul Monte Fosola, di quella fucsia a Ligonchio e di quella color granata a Castellarano. Non ho fatto in tempo a vedere quella nel modenese – è di colore blu e si trova a Prignano sulla Secchia – ma appena tornerò in Italia, se nel mentre la mia regione non sarà diventata rossa, sarà una delle prime escursioni che farò.
Info pratiche:
- È possibile visitare tutte e cinque le Big Benches emiliane in un solo giorno, ma a mio avviso è meglio suddividere l’escursione in due giorni in quanto le panchine non sono vicine tra loro.
- Consiglio di indossare delle scarpe comode poiché per raggiungere le Panchine Giganti occorre camminare in mezzo ai boschi (consigliate anche le racchette e una borraccia).
- Qualsiasi stagione dell’anno è perfetta per visitare le Big Benches. Io le ho viste in autunno, godendo così anche dello spettacolare fenomeno del foliage.
- Essendo installazioni di dominio pubblico immerse nelle natura, non sono recitante per cui sono accessibili tutto l’anno 24 ore su 24.
La Big Bench arancione a Baiso
Baiso è un piccolo comune reggiano che conta poco più di 3.000 abitanti. Una volta raggiunto il centro, vi consiglio di lasciare l’auto nel parcheggio del Bar Castello (in cui potete acquistare il passaporto e avere il timbro) e di proseguire a piedi verso il Castello del paese per imboccare poi il sentiero Cai 632 (lungo il percorso vi sono le indicazioni della Big Bench per cui perdersi è quasi impossibile).
Timbro: Bar Castello in via Scaluccia 1, Baiso. È aperto tutti i giorni dalle 7:00 alle 23:00
Percorso: facile
Durata: 25 minuti
La Big Bench rossa sul Monte Fosola
Poco distante dalla Pietra di Bismantova, la montagna simbolo dell’Appennino reggiano, si trova il Monte Fosola, a quota 998 metri. Qui, nell’estate del 2018, è stata installata la prima Big Bench emiliana.
Una volta raggiunta Felina, località del comune di Castelnovo ne’ Monti, proseguite con l’auto verso il Parco Tegge per poi imboccare la strada verso il Monte Fosola (è abbastanza stretta, ma vi consiglio comunque di proseguire in auto) fino ad arrivare a uno spiazzo dove si trova solamente una casa. Qui potete parcheggiare l’auto e proseguire a piedi seguendo l’indicazione rossa della Big Bench.
Timbro: Albergo Ristorante Aquila Nera, via Kennedy 32a, Felina
Percorso: facile
Durata: 15 minuti
Lungo il sentiero si ammira la Pietra di Bismantova
Dalla Big Bench sul Monte Fosola si intravede la Pietra di Bismantova
La Big Bench fucsia a Ligonchio
La Big Bench a Ligonchio, una frazione con poco più 800 abitanti del comune di Ventasso, a quota 950 metri, è di colore fucsia. Raggiungerla è semplice, infatti dopo aver parcheggiato l’auto nel piazzale di fronte al ristorante il Faro, seguite l’indicazione della Panchina Gigante, quindi imboccate il sentiero che vi porterà in un bosco quasi magico, in cui troverete opere di artisti locali, quali, per esempio, uno spaventapasseri e un acchiappa sogni, disseminati qua e là.
Timbro: Ristorante il Faro, via Del Frassine 4, Ligonchio. Trattandosi di un ristorante è aperto nell’orario del pranzo e della cena per cui vi consiglio di contattare il ristoratore a questo numero 0522 899592 per avere maggiori informazioni sugli orari.
Percorso: facile
Durata: 20 minuti
La Big Bench Granata a Castellarano
Questa estate a Castellarano è stata inaugurata la Big Bench color granata. Per raggiungerla occorre parcheggiare l’auto all’Agriturismo San Valentino (via Rontano 35) e proseguire a piedi lungo il sentiero, ben indicato.
Timbro: Hotel Ristorante Pizzeria Castello, via Radici Nord 27, Castellarano. È aperto tutti i giorni dalle 12:00 alle 15:00 e dalle 18:00 all’1:00
Percorso: facile
Durata: 15 minuti
Perché consiglio di vedere le Panchine Giganti
Sono un’amante delle gite fuori porta, soprattutto quelle che prevedono un diretto contatto con la natura, e queste Panchine Giganti, a mio avviso, non solo danno un tocco di colore, che di certo non stona in questi bei paesaggi naturali, ma permettono al turista di scoprire piccoli comuni di montagna poco conosciuti, incrementando così il turismo in qualsiasi stagione dell’anno.
Concludo il post lasciandovi qualche immagine autunnale scattata durante l’escursione alla scoperta delle quattro Big Benches in provincia di Reggio Emilia. Durante i viaggi da una panchina all’altra mi sono gustata il panorama che intravedevo dai finestrini: calanchi, montagne, prati, fiumi e persino cavalli. Una giornata piacevole all’insegna della natura in compagnia di mia mamma e mia sorella, che ringrazio per le foto.
Sperando che questo mio blogpost vi abbia invogliato a scoprire la mia regione (appena sarà di nuovo possibile) e soprattutto le Big Benches emiliane, vi auguro un felice weekend.
Con affetto,
Valentina
Bellissimo il servizio sulle Panchine Giganti, fa proprio venire voglia di vederle. Vorrei anch’io il mio passaporto per le Big Benches, ci organizziamo?
Grazie Maria Grazia, mi fa piacere che ti sia piaciuto 🙂
Appena sarà possibile, potremmo andare a vederle insieme
Il progetto è molto interessante e avevo già letto di quelle in Piemonte e Lombardia. Peccato che al Sud ci sia solo un’installazione in Basilicata, spero che il progetto si diffonda anche qui.
Lo spero anche io perché è davvero un’idea originale che attira i turisti, invogliandoli a scoprire parti d’Italia non sempre conosciute.
Al Sud le panchine stanno aumentando. Puoi vedere quella di Gravina, Rionero in volture, Taranto (in costruzione) Biccari (in legno e unofficial ma a me piace moltissimo)
Per avere maggiori info puoi controllare la pagina ufficiale del sito e vedere la mappa di tutta l’Italia., andando a vedere quella più vicina. Tu di dove sei??
Anche io voglio quel passaporto! 😃
Comincia anche tu Martina a scoprire le tante Panchine Giganti disseminate nel nord Italia e collaziona tanti bei timbri 🙂
wow ma sono tutte stupende!! bellissime foto, complimenti
Grazie mille Andrea, sono contenta che le foto ti piacciano
Ma dai, hai atto anche il passaporto!? Grande! Io ne ho viste solo due per il momento. Quandro andrò da queste parti cercherò di visitare anche queste che mi hai suggerito 😉
Certo Fabio 🙂 almeno quest’anno un passaporto l’ho usato 😉
Spero di vedere quelle delle Langhe e del Lago d’Iseo
Adoro le panchine giganti e questa estate ne ho viste due nuove in Lombardia, tutte in posti meravigliosi.
Per il passaporto ti capisco
Brava Julia 🙂 a me quelle della Lombardia mancano… spero di vederle l’anno prossimo.
Molto bello e divertente il tuo articolo sulle panchine giganti. Mi ero riproposta di iniziare la collezione di timbri ma… il lockdown mi ha bloccata, attendo la primavera e mi segno quelle dell’Emilia Romagna
Brava Antonella, sono certa che ti piaceranno. Il panorama che si ammira dalle Big Benches poi è stupendo!
Non conoscevo questo progetto bellissimo, mi hai aperto davvero un mondo! Peccato non ce ne sia ancora nessuna nel Lazio, abbiamo parecchi punti panoramici da valorizzare! E voglio anche io collezionare tutti i timbri delle big benches!!! Non vedo l’ora di poter cominciare.
Ciao Maria Rita, sono contenta di averti fatto di scoprire con questo mio blogpost il Big benché Community Project, che sta prendendo sempre più piede (e non solo in Italia).
Nel Lazio non ci sono ancora delle Panchine Giganti, ma casomai potresti proporre tu un luogo in cui costruirne una.
Avevo visto delle foto di queste enormi panchine su Instagram, ma credevo che ce ne fosse solo una, non una serie sparpagliate in vari posti. La domanda è: come si fa ad arrampicarcisi sopra?
Sono tantissime invece e il loro numero è destinato a crescere 🙂
Di fianco ad ogni Panchina Gigante ci sono dei gradini (fatti in legno o in cemento) quindi salire è facilissimo.
Ma wow, che articolo completo! Sono bellissime queste panchine e le vedo spesso su Instagram. Quasi quasi ne propongo una per Roma 😅 Comunque io scelgo quella rosa, da brava bambina.
Ho sempre visto foto pazzesche di queste panchine giganti, soprattutto su instagram, ma mai ho approfondito la loro storia. Finora ne ho viste un paio solo in un pumpkin patch campano, ma non vedo l’ora di fare questi percorsi per potermele godere tutte!
Ti auguro di poterlo fare presto Annalisa. Sono installazioni particolari che piacciono a tutti: a grandi e a piccoli.
Grazie Roberta, sono contenta che questo mio blogpost ti sia piaciuto.
Brava, nel Lazio non ci sono ancora Big Benches e potresti proporre tu un luogo della tua regione in cui costruirne una 🙂 La verrò sicuramente a vedere.
Incredibile, proprio la scorsa settimana cercavo delle attrazioni in zona, così ho scoperto le Panchine Giganti a Reggio Emilia, ma essendo di Modena non ho potuto visitarle. Questo articolo mi sarà utilissimo per il mio prossimo giro a caccia di panchine!
Ciao Elisa, anche a Modena c’è una Big Bench (è l’unica per ora nel modenese). Si trova a Prignano sulla Secchia.
Che bel progetto non pensavo che ke big benché facessero parte di un progetto ben più ampio. Pensavo che fossero solo un’attrazione turistica posta in punti strategici ma senza nessun scopo! Mi hai illuminato con questo articolo
Mi fa molto piacere Michela, grazie per questo tuo commento.
Vedo grandi panchine ovunque nei post degli amici blogger. La cosa mi diverte molto, ma sono stupita di sapere che anche nella mia regione di origine puoi sederti e guardare la Pietra di Bismantova da questa insolita angolazione. Non sapevo che anche gli emiliani si fossero attrezzati in sedute sopraelevate! Andrò a farmi un giro! E magari qualche foto.
Brava Paola, queste Big Benches emiliane sono davvero belle e la vista che si gode dall’alto è spettacolare.
Ultimamente ho visto spesso le foto di queste panchine giganti e trovo che questo progetto sia davvero interessante. Sarebbe bello installarle anche nelle altre regioni per far scoprire luoghi nuovi e poco noti.
Già, secondo me presto saranno sparse un po’ in tutta Italia. È un’iniziativa che piace molto e sta prendendo sempre più piede.
Ho una cara amica che sta visitando (quando è possibile ovviamente) tutte quelle del Piemonte! In Provincia di Pavia hanno installato la prima ma non ci sono ancora stata. Non sapevo del passaporto, proprio carina come idea!
L’idea del passaporto ha colpito molto anche me! Spero di riuscire a vedere le Big Benches del Piemonte e della Lombardia l’anno prossimo 🙂
Ma che bella iniziativa! Non ne avevo mai sentito parlare. Ecco un’altra cosa da fare per la mia prossima gita in Piemonte (intanto inizierei da lì, perché avevo già in progetto di tornare un po’ nelle Langhe).
Brava Sara, anche io spero di riuscire a visitare le Panchine Giganti del Piemonte appena sarà possibile riprendere a spostarsi in totale sicurezza, approfittando di vedere le famose Langhe, di cui ho tanto sentito parlare.
Ero già a conoscenza di questo progetto, che adoro… Personalmente ne ho viste tre di panchine giganti, quelle intorno al Lago di Iseo! Bellissimi i panorami che ti hanno regalato quelle in provincia di Reggio Emilia!
Devono essere bellissime le Big Benches del Lago d’Iseo, spero di vederle l’estate prossima.
Proprio quest’anno ho scoperto le panchine giganti e mi sono arrampicata sopra una paio di quelle che si trovano in Piemonte. Ero andata lì per vedere la lavanda ma ho trovato anche le panchine giganti! Sono tutte da cercare, non solo per la panchina, ma per il panorama meraviglioso che si può godere da ognuna di esse.
Il panorama che si ammira dalle Big Benches è spettacolare. Spero di vedere presto le Panchine Giganti del Piemonte e della Lombardia: quelle sparse nelle Langhe e nei dintorni del lago d’Iseo devono essere bellissime.
Io adoro queste iniziative con passaporti, timbri e giochi vari. Nonostante conosca questa iniziativa non ho ancora visitato neanche una Big Bench.. eppure in Lombardia ce ne sono molte..spero di iniziare il prima possibile..intanto le guardo grazie alle tue immagini.
Anche a me piacciono moltissimo queste iniziative che permettono di far conoscere meglio al turista sia italiano che straniero la nostra bella Italia.
Anche io non ho ancora visto le Big Benches della Lombardia… spero di vederne un paio quest’anno 🙂
Bellissimo Blog Valentina, complimenti. Iniziamo con le gite alle big bench. Sono proprio un tocco di colore tra i magici colori della natura. Le vogliamo collezionare tutte anche noi. Non vedo l’ora. Weekend del 13 maggio 22 iniziamo con Pilzone. Grazie per i tuoi preziosi consigli.
Ciao Diana, grazie mille.
Le Big Benches sono tante… ti auguro delle belle scoperte!
Un abbraccio.