Questa è proprio l’estate della scoperta dell’Italia. Spesso sui social leggo di tanti viaggiatori italiani che stanno rimanendo piacevolmente sorpresi dalle meraviglie del nostro Bel Paese e io sono una tra questi. Nonostante frequenti l’Abruzzo ormai da anni, non avevo mai sentito parlare della Riserva Naturale dei Calanchi di Atri, un piccolo comune in provincia di Teramo, che ho scoperto grazie a una foto vista per caso su Instagram. Incuriosita, ho approfittato del soggiorno a Pescara a cavallo tra luglio e agosto per andare a visitare questa riserva, imperdibile se siete come me amanti della natura e delle escursioni.
Cosa sono i calanchi
I calanchi sono dei profondi solchi nel terreno che si formano lungo i fianchi delle colline. Come spiega il cartello posto all’ingresso della riserva, queste particolari formazioni naturali sono il risultato del fenomeno erosivo del terreno, tipico del clima mediterraneo, che si produce per l’effetto di dilavamento delle acque su rocce argillose con assenza di copertura vegetale. Affinché si formi un calanco, dunque, il terreno deve essere prevalentemente argilloso e non deve essere ricoperto da vegetazione.
In Italia i calanchi sono tutt’altro che rari, infatti, oltre a quelli abruzzesi, queste particolari formazioni si trovano sparse per tutta la penisola: dall’Emilia-Romagna (i calanchi della Riserva Naturale delle Salse di Nirano, in provincia di Modena, quelli di Canossa, in provincia di Reggio Emilia, e quelli che si trovano all’interno del parco regionale dei Gessi Bolognesi e dei Calanchi dell’Abbadessa in provincia di Bologna), alla Toscana, precisamente in Val d’Orcia, fino ad arrivare in Basilicata, dove si trova la Riserva di Montalbano Jonico, e in Sicilia, dove si possono visitare i calanchi di Caltagirone.
Visitare la Riserva Naturale dei Calanchi di Atri
Si può visitare la Riserva Naturale dei Calanchi di Atri sia in modo autonomo che con una guida – per informazioni vi lascio il link della pagina ufficiale della riserva. Un’alternativa è visitare la riserva a bordo di una e-bike, quindi vi lascio il link della pagina Ciclo escursionismo Abruzzo che propone, oltre alla gita ai calanchi, diversi tour per scoprire questa meravigliosa regione in bicicletta.
Il centro visite della riserva si trova in via Colle della Giustizia ad Atri (Te). Vi consiglio di parcheggiare l’auto nell’ampio campo che si trova poco prima del centro visite sulla sinistra e di proseguire a piedi. Percorrendo la strada dei calanchi – non si tratta di un sentiero, ma di una vera e proprio strada transitata da auto – avrete modo di soffermarvi nei vari punti panoramici per ammirare un bellissimo panorama sui calanchi. In alternativa, se preferite visitare la riserva comodamente dalla vostra auto, ricordatevi che lungo la strada non vi sono parcheggi o piazzole di sosta.
Si tratta di un percorso ad anello, per cui io prima ho lasciato l’auto nel parcheggio sterrato e ho proseguito a piedi fino al belvedere – la strada è in discesa e il punto panoramico si raggiunge in un quarto d’ora – poi sono ritornata al parcheggio – la salita, principalmente a causa del grande caldo, è stata un po’ faticosa – e ho visitato la riserva in auto, raggiungendo anche la Pietra di San Paolo.
La strada della Riserva Naturale dei Calanchi di Atri
Info utili per visitare la riserva:
- Trattandosi di un percorso naturalistico ad accesso libero, la riserva è visitabile tutti i giorni dell’anno.
- Se decidete di visitare i calanchi nei mesi estivi, vi consiglio di evitare le ore più calde. Ideale è la mattina – io ci sono stata alle 9:00, ma già alle 10:00 faceva parecchio caldo – o ancora meglio il tardo pomeriggio. Vi consiglio, inoltre, di indossare un cappello e di portare la crema solare.
- Indispensabili poi un paio di scarpe comode e una borraccia. All’interno della riserva, infatti, non vi sono fontane.
E ora le foto, che mi auguro possano invogliarvi a visitare questa bellezza naturale ancora poco conosciuta e visitata.
La Pietra di San Paolo
Vi auguro di trascorrere un bellissimo weekend!
Un abbraccio,
Valentina
Che meraviglia Valentina!!! Grazie, una riserva della mia amata terra che non conoscevo.
Dora
Grazie Dora, contenta che il post ti sia piaciuto e ti sia servito.
Ne ho visto per la prima volta alcune foto quest’anno, è una zona che purtroppo ancora non ho visitato. A questo punto la metterò sicuramente in lista per un tour in Italia Considerato che mi mancano ancora diverse ragioni da scoprire
L’Abruzzo è una regione molto ricca che offre davvero tanto. Questa riserva naturale merita sicuramente una visita e l’autunno è la stagione ideale. Almeno non patisci il grande caldo che ho patito io questa estate 😉
Questi territori sono a noi sconosciuti. Ma siccome abbiamo deciso anche noi di rimanere nel nostro bel paese quest’anno, metto in lista. Abbiamo bisogno di una buona dose di aria di montagna, dopo un estate passata in spiaggia.
Brava Annalisa, l’Abruzzo merita proprio di essere scoperto.
Confesso di conoscere pochino l’Abruzzo, ma il parco che descrivi nell’articolo non lo avevo mai neanche sentito nominare. Mi hai fatto venire voglia di visitarlo!
È molto poco conosciuto purtroppo. Pensa che io frequento l’Abruzzo ormai da diversi anni e ho visitato la riserva naturale dei calanchi di Atri solamente questa estate.
Ho scoperto l’esistenza dei calanchi visitando Civita di Bagnoregio e poi li ho rivisti questa estate in Basilicata! Non pensavo fossero così diffusi in Italia e pur vivendo abbastanza vicino all’Abruzzo lo conosco poco, dovrò rimediare 😄
Sì, ci sono moltissimi calanchi in Italia. Ti consiglio di vedere quelli di Atri – il paesaggio merita davvero.
I calanchi sono tra le formazioni geomorfologiche che preferisco, hanno un nonsochè di brullo ma anche di spettacolare. Anche in Oltrepò da me ci sono e sono spettacolari! L’Abruzzo poi in quanto a natura è difficile da battere!