Buongiorno cari lettori, dopo più di un mese di assenza dal blog riprendo a scrivere e a pubblicare (non riesco a promettervi, però, una costante presenza). Questi primi mesi del 2020 sono stati ricchi di cambiamenti. Esattamente un mese fa ho iniziato le lezioni del master, quindi mi sono trasferita a Milano, dove ho cominciato una nuova vita scandita da ritmi universitari molto intensi: lezioni dalle 10:00 alle 17:00 e compiti da svolgere la sera. Va da sé, dunque, che il tempo da dedicare al blog è nettamente diminuito. Così come è quasi scomparso il mio tempo libero: niente più letture di piacere o film scelti in base ai miei gusti, ma tutto relazionato al master (devo ammettere, però, che la mia cultura cinematografica si sta notevolmente allargando e ultimamente ho scoperto cult che meritano indubbiamente di essere visti almeno una volta). Abituarsi a questi nuovi ritmi e a un nuovo ambiente, come si può immaginare, non è mai troppo facile e quando sembrava che avessi cominciato a familiarizzare con i nuovi corsi, con i nuovi colleghi e con la nuova casa, ecco che non solamente io, ma tutti quanti noi ci troviamo a convivere con un microscopico nemico che in poco tempo ha causato, e sta continuando a causare, danni enormi e ancora inquantificabili. Il COVID-19, come tutte le malattie poco conosciute, è entrato nelle nostre vite scombussolandole se non addirittura paralizzandole. Non parlerò di questo virus (ormai se ne sta già parlando abbastanza e per molto tempo ancora se ne parlerà), ma voglio piuttosto cercare di trasmettervi quel pizzico di positività che da sempre mi caratterizza. Nonostante le lezioni del master siano state sospese (si spera che le università riaprano lunedì 9 marzo e che le lezioni perse vengano recuperate) e il rientro in Italia del mio ragazzo previsto per il prossimo weekend sia stato cancellato, cerco di godermi il tempo a casa (nel frattempo sono rientrata a Modena) con la mia famiglia. In questo periodo in cui tutto purtroppo è fermo io non voglio di certo fermarmi e quindi oltre che portarmi avanti con i compiti del master, mi sto ritagliando del tempo per me, da dedicare a ciò che più mi piace fare quando sono costretta a stare in casa (non a causa del coronavirus, ma semplicemente perché qui nel modenese piove da giorni), vale a dire leggere. Ultimamente ho scoperto il genere saggistico/reportagistico, quindi in cima alla pila di libri presenti sul mio comodino spicca Spillover di David Quammen (2012), un lungo saggio scientifico in cui l’autore, impiegando un linguaggio semplice e una prosa fluida, tratta dell’evoluzione delle pandemie. Una lettura molto consigliata, ora più che mai. Non mancano poi le letture di viaggio. Credo che mai perderò la voglia di scoprire luoghi sia vicini che lontani e se ora viaggiare sta diventando alquanto complicato, possiamo sempre rifugiarci nella lettura di qualche vecchio reportage di viaggio. In questo periodo indefinito è difficile pensare alle prossime vacanze, ma timidamente cerco di continuare a tracciare e definire l’itinerario del viaggio previsto per Pasqua (andrò in Francia con il mio fidanzato) e a programmare le ferie estive, anche se ora come ora mi sembrano solo una bellissima utopia. Non so quando ritornerò a Milano, quando riprenderò i corsi o quando rivedrò il mio ragazzo (probabilmente andrò in Svizzera la prossima settimana), ma vivo con la speranza che presto questo confuso periodo finisca e che tutti noi riacquisteremo il coraggio di vivere.
Un abbraccio grande a tutti voi
Valentina
Non lasciarti scoraggiare Vale! E’ un periodo strano, Milano così deserta non l’ho mai vista per non parlare di Lodi, la città dove vivo mi sembra disabitata. Il silenzio è interrotto solo dalle sirene… Ma passerà questo periodo e la vita riprenderà normale tra la frenesia dei corsi e il tempo che non basta mai. Adesso anche io approfitto della sosta forzata e faccio la cosa che amo di più, ovvero leggo.
Grazie Antonella per questo tuo messaggio. Un abbraccio grande a te e a tutti nel lodigiano. Buona lettura!
Ciao Valentina, come sempre ti trovo ottimista e positiva. Questo periodo di “sospensione della vita quotidiana” finirà presto e voglio sperare che non mi lasci con alcuni rimpianti tipo avevo detto che ne avrei approfittato per fare questo ed invece….
Tu sicuramente approfitterai del tempo “rallentato” per fare il punto dei tuoi desideri di vita, dei sogni da inseguire e organizzare. Buon lavoro e un abbraccio grossissimo
Grazie Maria Grazia, cerco sempre il lato positivo, seppur piccolo, in ogni cosa. Si chiama “bellezza collaterale” 🙂
Dev’essere davvero strano fermarsi da un giorno all’altro. Io a breve dovrei andare in astensione a lavoro per maternità, ma fino alla nascita ho paura di impazzire a casa (sono abituata a stare fuori casa dalla mattina alle 8 fino alla sera tardi).
Come dici tu, è una buona occasione per dedicare più tempo a me stessa.
Sono molto contenta per la tua maternità Anna. Goditi appieno questo tempo tutto per te, un abbraccio
È veramente strano vedere così poca gente in giro e immagino che ad aumentare il senso di confusione ci siano anche le lezioni sospese e gli uffici chiusi. Ma come te voglio essere positiva e pensare alle prossime vacanze anche se come dici tu ora sembra un’utopia. Intanto goditi Modena 🙂
Grazie Silvia per la comprensione. Un grande abbraccio
Capisco che sia scoraggiante mettere in pausa la propria vita, lo è davvero per tutti. Ma almeno stai approfittando del tempo mettendoti “in pari” con la lettura, che è sempre utile.
Questo nuovo anno è iniziato con grandi difficoltà per tutti. L’epidemia, soprattutto, ha causato crisi e scompensi: ma ogni tanto uno scossone serve, per riordinare le priorità. Serve a fermarci e riflettere sul senso delle nostre abitudini. Tutto riprendera con una nuova nascita, personale e collettiva. Spero che tutta questa ansia unisca gli italiani con un nuovo spirito di fratellanza. Ce la faremo. Non ne dubito.
Grazie Paola per questo tuo commento che condivido pienamente. Un caro saluto a te
Sono giorni difficili per mille motivi e la vita si riempie e di svuota a fisarmonica. In bocca al lupo per questa nuova fase milanese.
Grazie Giovy, spero tanto di riuscire a riprendere le lezioni del master. Un abbraccio a te
Già iniziare una nuova vita non dev’essere facile, vedersi poi piombare tra capo e collo anche questo infimo virus potrebbe essere davvero scoraggiante. Eppure mi sembra che tu abbia trovato la soluzione. Anche per me i libri e i programmi di viaggio, oltre a tenermi occupata, hanno un potere ricostituente.
Un grande abbraccio, Valentina. In un periodo già di per sé carico di novità ed aspettative, ci mancava solo la quarantena a bloccare tutta la nuova routine che ti eri creata. Spero soltanto passi presto e che tornare alla normalità sia più facile del previsto,.