L’ultimo weekend di marzo con l’agenzia Málaga South Experiences http://www.malagasouthexperiences.com ho visitato la parte nord del Marocco. Si è trattato di un viaggio breve, ma molto intenso, infatti in solo tre giorni abbiamo visitato le città di Tétouan, Assila, Tangeri e Chefchaouen e la città spagnola di Ceuta – in Marocco, infatti, vi sono due città spagnole: Ceuta e Melilla, entrambe affacciate sul Mar Mediterraneo
Come avevo scritto in un post precedente, il Marocco è un paese che mi ha sempre affascinato molto. Nel dicembre del 2014, con un gruppo di studenti Erasmus, avevo visitato Tangeri, Meknès e Merzouga e passato una notte in tenda nel deserto del Sahara. Quest’anno, appena si è presentata l’occasione, ho partecipato al viaggio proposto da MSE e sono partita di nuovo per il Marocco.
I Giorno, venerdì: Siamo partiti venerdì mattina presto con la corriera da Málaga e siamo arrivati dopo poche ore al porto di Algeciras (città portuale distante pochi km dalla ben più nota Tarifa). Con il traghetto della compagnia Balearia, che consiglio sia per la puntualità che per le poltrone molto comode, siamo arrivati a Ceuta in un’ora. Dopo aver passato la dogana e quindi il controllo passaporti/carte d’identità, siamo arrivati a Tétouan, e con Nouri, la guida del posto che ci ha accompagnato ad esplorare il Marocco per l’intero weekend, abbiamo iniziato la visita della città. Siamo entrati nella medina, che in arabo significa “città”, ossia nella parte antica di Tétouan. In questo quartiere, circondato da alte mura, si snodano vari vicoli (è molto facile, infatti, perdersi), pieni di piccoli negozi di alimentari, di bancarelle e di venditori ambulanti. Ormai abituata alla poca attenzione prestata all’igiene in Marocco, non mi sono scioccata più di tanto nel vedere pane e dolci esposti sulle bancarelle circondati da insetti, o la carne venduta per strada senza nessuna protezione, o ancora gli yogurt non conservati in frigo. Ho scattato comunque qualche foto che vi mostro.
Ingresso alla medina di Tétouan
Dentro la medina di Tétouan
Abbiamo pranzato in un ristorante caratteristico dentro la medina con un buon cous cous di pollo e verdure e bevuto il famoso tè alla menta. Abbiamo anche assistito a uno spettacolo di musiche e danze tipiche arabe.
Dopo il pranzo, abbiamo proseguito la visita per la città. Siamo entrati nella zona dove si trattano le pelli degli animali, soprattutto di capra e cammello, per produrre oggetti in cuoio. Tétouan, insieme a Rabat, Marrakech e Fès, è un centro di produzione di cuoio di alto livello. Ovviamente l’odore non è piacevole, per questo la guida ci ha consegnato qualche foglia di menta, che abbiamo annusato durante il percorso tra le vasche in cui sono contenute le pelli da trattare.
Vasche per la concia
Fatima, una simpatica anziana di Tétouan
Terminata la visita della medina – Tétouan è una città abbastanza piccola che si riesce a visitare in poche ore – siamo andati in hotel. Abbiamo pernottato sia venerdì che sabato presso La paloma, un bell’hotel a quattro stelle che consiglio soprattutto per la gentilezza del personale, per le stanze pulite e luminose e per la colazione e la cena internazionali.